Quando progetto penso come una pianta.
Mi chiedo dove mi metterei se fossi al suo posto.
Quale sarebbe il mio luogo ideale se fossi in lei.
Se fossi una rosa vorrei il sole, vorrei tante amiche - altre rose – per poter fiorire tutto l’anno con loro.
Se fossi una pianta bassa cercherei l’ombra di altre piante
Se fossi una pianta ad alto fusto vorrei tanto spazio, vorrei svettare.
Se fossi un arancio, vorrei un’arancia per potermi impollinare.
Chi non dispone di un bagaglio di cultura approfondita e specialistica non riesce a progettare oggi vedendo il futuro delle proprie opere.
Bisogna conoscere tecniche, piante, fiori e materiali.
Il “sapere in tasca” è frutto solo dell’esperienza e dell’ascolto, della capacità di attingere dalle persone.
Inizialmente, vedere cosa fanno gli altri potrebbe sembrare una perdita di tempo.
Sono convinto che più si guarda, più si impara.
Noi nasciamo senza un “libretto di istruzioni” ed è importante che ogni persona che passa ci lasci un poco della sua conoscenza.
Rubare il sapere: credo sia fondamentale!
Credo nella specializzazione e amo lavorare solo con grandi specialisti del proprio settore che oggi pensino al domani come qualcosa di grande.